Quali sono i tipi di trapianto per capelli?
Già dall’inizio del secolo si è iniziato a teorizzare circa la possibilità di intervenire chirurgicamente sul cuoio capelluto laddove si fosse evidenziata una calvizie o un forte diradamento dei capelli.
I primi trapianti di capelli sono stati realizzati in Giappone, spinti dall’esigenza di porre rimedio ai tanti casi di ferite e ustioni provocate dalla guerra. Bisognerà aspettare ancora una decina di anni prima che questo tipo di chirurgia giunga anche in Occidente.
Le tecniche di trapianto utilizzate allora erano alquanto limitate, principalmente dal punto di vista estetico, vennero infatti definiti trapianti ad isola, in quanto il risultato produceva una serie di ciuffetti molto simili a quelli utilizzati nella produzione di bambole.
Solo a metà degli anni novanta, grazie alle evoluzioni tecnologiche in campo ottico, con l’aiuto di microscopi ad alta risoluzione, si approderà a due nuove tecniche di trapianto definite con le sigle FUE e FUT.
Queste tecniche di trapianto hanno notevolmente migliorato i risultati, sia da un punto di vista estetico sia riguardo ai tempi di recupero post intervento.
Trapianto di capelli con tecnica FUE (fullicular unit extraction)
Questo tipo di trapianto consiste nel prelevare i follicoli capillari direttamente dalle zone del cranio con una maggiore densità di capelli e reimpiantarli nelle zone colpite da calvizie.
Il prelievo è realizzato in anestesia locale mediante un piccolo bisturi chiamato punzone. L’utilizzo del bisturi potrebbe però compromettere l’area circostante al punto in cui si effettua il prelievo, con la conseguenza che i follicoli presenti in quella zona diventano successivamente inutilizzabili. Questa pratica è preceduta da una totale rasatura dei capelli ed inoltre dà luogo ad una serie di piccole cicatrici che a seconda del numero possono compromettere più o meno la qualità del cuoio capelluto.
Trapianto con tecnica FUT (fullicular unit transplantation)
Come la tecnica precedente anche questa consiste nel prelievo di capelli dalle zone dove essi sono più folti per poi impiantarli lì dove è necessario.
La differenza sta nel modo di espianto dei follicoli. In questo caso si procede con l’asportazione di un’unica porzione di cuoio capelluto (Strip) dalla quale successivamente si estrarranno i follicoli da reimpiantare.
Questo tipo di trapianto produce, in media, i risultati più soddisfacenti per numero di follicoli che attecchiscono in seguito all’intervento. I tempi tra espianto e trapianto si sono notevolmente ridotti e la cicatrice conseguente sarà una sola, molto sottile e riutilizzabile, senza ulteriori danni estetici, in caso vi sia bisogno di ulteriori prelievi. Anche la rasatura è circoscritta al luogo dell’ intervento.
Economicamente la Fullicular Unit Transplantation risulta più costosa della Fullicular Unit Extraction, in quanto l’intervento chirurgico è più complesso e richiede perciò maggiori capacità.
Conclusioni
La calvizie è percepita come un problema davvero sgradevole, coloro i quali ricorrono al trapianto di capelli, guidati da motivazioni prettamente estetiche aumentano sempre più, per questo motivo oltre a dei seri e conclamati professionisti, circolano anche molti approfittatori che sfruttano le debolezze delle persone, estorcendogli danaro a fronte di scarsissimi e pericolosi esiti.
E’ consigliabile pertanto, prima di ogni intervento informarsi bene, per evitare danni alla salute ed al portafogli e rivolgersi a cliniche sicure e professionali.