Quali sono i marchesi tedeschi più importanti nella storia?
Markgraf è la parola tedesca che identifica il marchese, cioè i conti della marca. E’ un titolo nobiliare della nobiltà germanica, nata durante il Sacro Romano Impero. All’epoca i titoli nobiliari venivano attribuiti ai figli legittimi degli uomini nobili.
Nella scala gerarchica la posizione più elevata era occupata dall’imperatore e dall’imperatrice e a seguire dal re e dalla regina. Troviamo poi arciduca, granduca, duca, principe, marchese, conte, barone e cavaliere. Il marchese occupava una posizione di superiorità rispetto al conte e di inferiorità rispetto al principe.
I marchesi tedeschi
I marchesi tedeschi in origine erano conosciuti come margravi. Erano in realtà dei conti che avevano il titolo perché vivevano nelle terre ai confini dell’impero ed erano preposti ad una sorta di guardia. Essi vigilavano affinché i popoli vicini non invadessero il regno.
Tra i personaggi più noti ci sono il conte della Rezia e il conte della Fiandra imperiale, entrambi nominati marchesi dal re. In seguito questo titolo dignitario diventò un titolo nobiliare.
Titoli nobiliari tedeschi
La nobiltà tedesca si basava sui titoli ereditari ovvero era il diritto di nascita a designare la posizione dell’individuo all’interno di una famiglia. Il figlio di un conte diventava a sua volta conte, il figlio di un duca lo stesso e così via. Vi erano però delle eccezioni per cui non tutti i figli di un re diventavano re a loro volta ma acquisivano il titolo di principe o di duca.
La nobiltà tedesca in Germania si divideva in nobiltà alta e nobiltà provinciale. Solo la prima aveva grandi possedimenti terrieri e poteva esercitare il diritto di voto per l’elezione del re. Con la Costituzione di Weimar del 1919 fu abolita la nobiltà e tutti i suoi privilegi e tutti i cittadini tedeschi diventarono uguali davanti alla legge.
Titoli nobiliari tedeschi
Una delle casate più conosciute e più note è quella degli Hohenzollern. Storia lunghissima la loro, che li portò da marchesi di Brandeburgo a diventare, nel Cinquecento, duchi di Prussia. Nel Settecento diventarono anche imperatori germanici e lo rimasero fino al 1918.
Tra fine Ottocento e inizio Novecento alcuni rappresentanti di questa famiglia diventarono anche re di Romania. Michele I fu re di Romania dal 1940 al 1947 e Margherita, la sua primogenita, è oggi la principessa ereditaria nonché Custode della Corona rumena.
Il margraviato o marchesato di Baden è un’altra importante casata. Venne fondato da Ermanno I di Baden e suo figlio Ermanno II ricevette la marca di Limburgo e il titolo di marchese di Verona, ereditato dal padre.
Da non dimenticare anche il marchesato di Anhalt, nella Germania centrale e il margraviato di Meiβen, situato nella regione della Sassonia. Altri marchesi tedeschi illustri sono gli Ansbach, i Moravia, Lusazia, Bergen op Zoom e i Bayreuth.
Marchesi italiani
Anche l’Italia vanta un numero altissimo di nobili, pare siano stati più di quattromila, secondo il Libro d’oro della nobiltà italiana. Di questi ben il 24% erano persone con il titolo di marchese.
A tutti verrà subito in mente il marchese del Grillo, portato alla notorietà grazie al film di Alberto Sordi. Onofrio del Grillo era marchese di Santa Cristina e conte di Portula ed era nato nel 1714.
Originario delle Marche, si laureò all’università di Urbino in Giurisprudenza e divenne un alto dignitario pontificio. A Roma fu conosciuto per la sua passione per gli scherzi, tanto messa in evidenza sul grande schermo. Morì a Fabriano, suo comune di nascita, nel 1787. I suoi eredi vivono tutt’oggi nel palazzo settecentesco nei pressi dei mercati di Traiano che egli stesso fece restaurare nel 1771.